I Week-end residenziali si inseriscono all'interno del piano di "Interventi di sostegno e di aiuto alle persone disabili e alle loro famiglie".
Tale proposta è pensata nella direzione della costruzione di una vita autonoma per la persona con disabilità; per ottenere questo importante risultato il progetto si pone come uno dei momenti centrali e non traumatici di preparazione ad una vita completamente autonoma. Il distacco dalla famiglia avviene periodicamente e per soli due giorni il che non rende drammatico o problematico l'allontanamento né per il familiare né per la persona disabile.
Ovviamente non sono solo i giorni previsti dal presente progetto che possono garantire l'autonomia della persona; la presa in carico educativa deve essere costante, globale e trovare nella famiglia il suo perno centrale.
In particolare il progetto "Per il week-end vado con gli amici".
Ha l'obiettivo di creare contesti di esperienze piacevoli di convivenza e socializzazione per persone con disabilità e contemporaneamente di alleviare il carico della responsabilità nell'accudimento del familiare diasabile, facilitando ai familiari esperienze di distacco ed autonomia. Nostri obiettivi sono quindi:
- riconoscere e riqualificare il tempo libero del disabile come componente fondamentale del percorso di crescita individuale;
- favorire nelle famiglie dei disabili il recupero della dimensione del proprio tempo libero;
- sensibilizzare il territorio alle problematiche della disabilità al fine di formare una rete di strutture, di attività ricettive alberghiere e ricreativo – culturali, attenti alle condizioni di accessibilità e disponibili verso le esigenze particolari delle persone disabili;
- stimolare l'autonomia del disabile nelle scelte di fruizione del tempo libero.
Ci si pone l'obiettivo generale di predisporre percorsi di autonomia residenziale da realizzarsi in un contesto protetto ma esterno rispetto alle famiglie di appartenenza.
Nello specifico si mira a favorire l'accettazione da parte dell'utente di un distacco prolungato dalla famiglia d'origine, ponendolo nelle condizioni di apprezzare il valore positivo di una vita autonoma anche in riferimento a diverse opportunità relazionali. Si vuole, d'altro canto, fornire alle famiglie una risposta professionalmente adeguata all'aspettativa di reale inserimento del proprio congiunto in un progetto di residenzialità protetta.